Visita Generale alla Provincia di Vienna-Monaco

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La visita generale alla Provincia di Vienna-Monaco di Baviera è stata effettuata dai Consultori Generali PP. Jacek Dembek e João Pedro Fernandes, delegati del Padre Generale, dal 22 febbraio al 10 marzo 2015.
La nuova Provincia di Vienna-Monaco di Baviera (5500) è stata inaugurata ufficialmente il 19 gennaio 2015. I primi passi nella storia della Provincia sono stati il Capitolo Provinciale, tenutosi a Cham, Germania (19-22 gennaio 2015) e la Giornata Provinciale, il 23 gennaio 2015. Ovviamente, le due ex-Province conservano una loro ricca storia di successi, speranze e sfide.

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La diffusione internazionale della Congregazione – dopo l’espulsione dei Redentoristi dalla prima comunità non italiana di Varsavia – ebbe inizio a Vienna, dove la prima comunità fu fondata nel 1820, pochi mesi dopo la morte di San Clemente Hofbauer. Non va dimenticato che la Provincia di Vienna fu stabilita nel 1841, come una delle prime sei province della Congregazione, e che la Provincia di Monaco fu fondata nel 1859. La presenza redentorista in USA ed in Brasile fu iniziata da queste Province.
La storia della nuova Provincia però non è cominciata soltanto quest’anno. E’ stata preceduta da quasi otto anni di Federazione delle Province di Vienna e Monaco (est. 15.03.2008). Questo passo non soltanto ha dato alla Congregazione una nuova forma creativa di ristrutturazione, ma ha anche aiutato le due Province a istituire nuove forme di collaborazione e di strutture che hanno permesso ai Confratelli di conoscersi, assicurando in questo modo un agevole passaggio alla fusione.
La Provincia conta oggi 113 membri per lo più anziani, ma c’è anche un considerevole gruppo (più di 30) confratelli più giovani di 70 anni.
Ci sono anche 4 postulanti, il che fa sperare per la promozione vocazionale futura. La Provincia comprende 5 case in Austria, 5 nella Germania meridionale e 1 in Danimarca.

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Le priorità apostoliche della nuova Provincia (formulate dal gruppo di lavoro) sono: i santuari e le parrocchie missionarie, i giovani, gli immigrati, e le missioni parrocchiali. Vi sono anche alcune case per i ritiri spirituali.
Oltre al compito dell’integrazione, le sfide sono (come in tutta l’Europa) le vocazioni, l’invecchiamento, l’indispensabile ridimensionamento, e l’apostolato in una società secolarizzata. Una sfida particolare è presente nel settore delle missioni parrocchiali, che tradizionalmente hanno rappresentato l’attività preponderante delle due ex province. Il numero di inviti per le missioni è diminuito, e le nostre risorse umane non consentono una grande attività. Appare necessario studiare nuovi possibili modelli di missioni parrocchiali.
Indipendentemente dall’invecchiamento e dal ridimensionamento, l’energia e la dedizione all’apostolato, anche da parte dei confratelli in età avanzata, sono commoventi. Alla nuova Provincia auguriamo una rinnovata speranza ed ogni benedizione del Santissimo Redentore.
P. Jacek Dembek

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