I Redentoristi combattono il disinteresse per la guerra in Ucraina

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L’associazione Acoger y Compartir, diretta dal redentorista José Miguel de Haro, sta raccogliendo aiuti umanitari per inviarli nel Paese lunedì 10 aprile. “Abbiamo una responsabilità per la sofferenza degli altri”, ha detto.
L’inizio dell’invasione dell’Ucraina, che ha da poco compiuto un anno, ha generato un’ondata di solidarietà nella società spagnola. I cittadini hanno organizzato centinaia di convogli con aiuti umanitari per soccorrere la popolazione, sottoposta dalla Russia a una continua pioggia di bombe. Un anno dopo, però, la situazione è molto diversa. La guerra continua, ma occupa sempre meno minuti di cronaca e anche meno interesse della comunità internazionale, il che ha provocato un calo notevole degli aiuti umanitari.
L’associazione Acoger y Compartir si è ribellata al disinteresse —come ha fatto anche di fronte al terremoto di Haiti— e ha organizzato una nuova raccolta di aiuti umanitari da inviare nel Paese. «Le comunità cristiane devono fare tutto il possibile per compiere questi gesti che ci ricordano l’importanza della fraternità. Abbiamo una responsabilità di fronte alla sofferenza degli altri”, afferma il presidente dell’Associazione, José Miguel de Haro. «Questa domenica scorsa, per esempio, leggiamo il Vangelo della risurrezione di Lazzaro», dove si vede «l’umanità di Gesù, che va a cercare l’amico pur sapendo che è morto. Ebbene, siamo uguali”, aggiunge anche il parroco del Santissimo Redentore di Madrid.
Il camion dovrebbe partire per l’Ucraina lunedì 10 aprile. Per questo dalla parrocchia hanno lanciato una richiesta di aiuto. “Servono materiale scolastico di ogni genere”, dalle penne, ai pennarelli o alle lavagne, “abbigliamento sportivo inutilizzato” e anche “caramelle, biscotti, caramelle e giocattoli che non necessitano di pile – nuove o in buone condizioni – per i bambini”, ha riferito De Haro. Inoltre, puoi collaborare effettuando un versamento sul conto dell’associazione: ES80 21 00 5622 0702 0008 3804 (Caixa Bank). Il materiale fisico può essere lasciato in parrocchia (Calle Félix Boix, 13, Madrid).
Tutto il ricavato sarà distribuito in tutto il Paese attraverso la rete delle comunità redentoriste, che sono quelle che hanno lanciato la richiesta di aiuto. “Il camion andrà in Polonia e lì i Redentoristi distribuiranno il carico in diversi piccoli furgoni, che sono quelli che entreranno in Ucraina per consegnare tutte le donazioni”, spiega il presidente di Acoger y Compartir.
(alfayomega.es)

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