Visita del Superiore Generale alla missione di Albania

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La più giovane comunità d’Europa è stata lieta di dare il benvenuto al Superiore Generale, P. Michael Brehl, ed al Consultore Generale P. Alberto Eseverri nella loro visita alla missione d’Albania dal 20 al 23 febbraio.
È stata una visita fraterna, che aveva l’intento di conoscere la vita e la missione dell’unica comunità interprovinciale d’Europa dipendente direttamente dal Governo Generale.
Essendo la nostra casa di Kamez molto umida e non in buono stato abitativo, i due visitatoti sono stati ospitati nel nostro appartamento di Bathore insieme al Padre Andrzej. I nostri ospiti hanno portato molti doni e simboli della Congregazione a questa nostra comunità, che è stata fondata recentemente: solo cinque mesi fa!
Non vi sono stati incontri ufficiali, ma i visitatori sono stati coinvolti in tutte le attività pastorali della missione sin dal primo giorno della loro visita. Hanno partecipato alla Via Crucis, alle catechesi, alle preghiere ed a tutte le Messe domenicali, durante le quali il Padre Generale ha detto qualche parola di saluto e di ringraziamento ai fedeli di Kamëz, Bathore, Kasallë, Arrameras e Luz.
Nonostante la povertà del paese, nella comunità sono tanti i giovani molto istruiti, che, senza alcuna difficoltà, hanno tradotto dall’italiano o dall’inglese all’albanese.
Sabato 21 febbraio, i Padri Michele e Alberto si sono recati in visita dai vescovi di Tirana-Durazzo. Questi vescovi considerano dono di Dio la presenza dei nostri confratelli nell’arcidiocesi, dove scarseggiano i sacerdoti locali. Sia i Vescovi che il Padre Generale ed il Padre Consultore, hanno espresso la loro ammirazione per il rapido apprendimento dell’albanese da parte dei nostri confratelli che già sono in grado di comunicare regolarmente in questa lingua.
I pasti sono stati serviti di volta in volta secondo lo stile inglese, polacco e spagnolo, e sono stati accompagnati sempre da piacevole conversazione. C’è stato anche il tempo di visitare Tirana e Kruja, ma soprattutto di stare insieme e condividere l’esperienza che ha portato la nostra congregazione ad essere con i più abbandonati, nel paese più povero d’Europa.

Laureano Del Otero Sevillano CSSR

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